Coworking in Campania: Intervista ad Armando Di Nardo, Fondatore di HUB spa

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Interazione, condivisione e costi contenuti sono gli ingredienti di una ricetta che, negli ultimi anni, ha soddisfatto molti startupper, lavoratori autonomi e freelance.  Si tratta del coworking, idea nata nel 2005 dall’intuito di Brad Neuberg, ingegnere informatico oggi impiegato in Dropbox: non tutti sanno, infatti, che pochi mobili Ikea all’interno di un locale a San Francisco hanno dato origine ad un fenomeno in fortissima crescita, in grado di fornire postazioni di lavoro in spazi condivisi, a prezzi vantaggiosi.

Questo nuovo modo di lavorare si è rivelato una carta vincente, tanto che nel giro di pochi anni sono nati oltre 300 spazi di coworking in Italia. La maggiore concentrazione si registra al nord, con la Lombardia a farla da padrona.

Anche il sud della penisola offre importanti realtà in cui è possibile coniugare l’esigenza di una postazione da cui sviluppare i propri progetti con la volontà di creare una rete di relazioni che vanno oltre il rapporto lavorativo. Tra questi spicca HUB spa, prima realtà di coworking in Campania che vanta uno spazio con oltre 20 postazioni a disposizione dei coworkers.

Abbiamo incontrato Armando Di Nardo: ingegnere, professore universitario, nonchè uno dei fondatori di questo aggregatore di talenti.

 

In che modo il coworking favorisce l’interazione tra professionisti?

Il coworking rappresenta un nuovo approccio mentale al lavoro, che non consiste più nella ricerca del lavoro ma nella sua creazione. Come? Attraverso la collaborazione, la condivisione e la contaminazione delle idee e delle esperienze di ciascun coworker.
Siamo abituati allo studio associato per dividere le spese. Questa pratica non ha nulla del coworking, che invece modifica profondamente le prassi lavorative tradizionali del nostro Paese basate prevalentemente su luoghi e competenze monovalenti. Il coworking è basato sulla condivisione di spazi, attrezzature, personale, momenti di socializzazione e di svago, sulla qualità e sulla dedizione, scambiando competenze e contagiandosi con discipline e argomenti diversi dalle singole specializzazioni.

Insomma il coworking rappresenta una vera rivoluzione…

Credo proprio di sì… Il coworking rende meno angoscioso quel tempo che passa tra la fine degli studi e l’ingresso nel mondo del lavoro, oppure tra la conclusione di una esperienza lavorativa e l’arrivo di un’altra. I luoghi di coworking riempiono quel tempo di transizione trasformandolo in uno spazio di opportunità.

 

Innovazione e sud Italia: HUB rappresenta un esperimento in tal senso?

Ci stiamo provando… sperimentando diverse iniziative. Per esempio verso il mondo delle startup alle quali HUB spa dedica molta attenzione con corsi e attività di accelerazione. Ospitiamo il MakerSpace offrendo corsi gratuiti sulla prototipazione digitale e su Arduino; abbiamo una piattaforma congiunta di crowdfunding, insieme a DeRev, per il design, l’innovazione sociale e le startup; inoltre HUB spa offre servizi di business clinic alle aziende del territorio e ha una HUB STARTUP SCHOOL per l’accelerazione dei progetti di impresa.

 

Tutto questo nella Terra dei Fuochi…

Sì. HUB spa ha scelto un territorio difficile per sperimentare tutto ciò, la periferia a Nord di Napoli e a Sud di Caserta: la sede è a Giugliano in Campania, cuore della Terra dei Fuochi, in un importante Palazzo storico recuperato all’abbandono, con 800 mq di spazi disponibili per postazioni di coworking, meeting, eventi di socializzazione, mostre.

Sappiamo che la sfida è difficile ma vogliamo dare un contributo per il rilancio economico e sociale della nostra regione e del nostro Paese.

 

Una sfida da Pionieri in questo territorio difficile…

Forse si… nella duplice accezione del senso etimologico: quella più frequente, ovvero pionieri come anticipatoriprecursori dei tempi, innovatori perché il coworking, le startup, il crowdfunding, la realtà aumentata rappresentano modalità nuove nel lavoro, nell’impresa, nell’economia e nella tecnologia.

Ma ci piace anche l’altra accezione: Pionieri significa infatti anche uomini e donne specializzati nei “lavori di fortificazione”; quindi pionieri nel senso che abbiamo l’obiettivo di fortificare il tessuto culturale, economico e sociale del Mezzogiorno.

 

 

 

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