Bitcoin, è una Truffa? Facciamo Chiarezza con l’Aiuto di Marco Crotta – Fondatore di Blockchain Caffè

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Il bitcoin ha attirato l’attenzione di tutti, nel 2017: non solo curiosi e appassionati di finanza, ma anche persone che finora non avevano mai sentito parlare di quotazioni, valore e simili – e che si sono trovate a leggere e ad ascoltare notizie legate a questa moneta digitale.

Ma intorno alle criptovalute si è creata tanta confusione, soprattutto a causa di notizie e interventi spesso discordanti; di tesi sostenute dagli esperti di settore, che hanno poi cambiato opinione; di tuttologi improvvisati che spesso si lanciano in critiche poco consapevoli.

Al fine di aiutare i nostri lettori a dissipare alcuni dubbi sul bitcoin, abbiamo chiesto aiuto ad un esperto, Marco Crotta. Laureato in informatica ed entusiasta sostenitore dell’Open Source, ha lavorato per diverse multinazionali delle telecomunicazioni. Ora si guadagna da vivere facendo il server-sitter: risolve problemi, li previene, migliora la situazione appena può e prova nuove tecnologie e soluzioni se gli danno il permesso. Ha fondato Blockchain Caffè per consentire a tutti di capire quella che crede essere un’innovazione che cambierà le nostre vite, al pari dei cellulari e di internet. “Il futuro c’è già, solo non è ben distribuito”.

Con le nuove tecnologie siamo passati dall’avere un portafoglio fisico all’essere in possesso di un portafoglio virtuale/digitale. Quali sono i vantaggi di questo cambiamento?
Facciamo prima di tutto una precisazione: il nome portafoglio, nel momento in cui entriamo nell’ambito del digitale, è quello che viene utilizzato (correttamente) da tutti – ma è molto fuorviante. In realtà si tratta di un portachiavi: tu detieni un set di chiavi crittografiche, che sono il segreto con cui custodisci le tue valute, che ti permette di fare delle operazioni. L’oggetto in sé non contiene bitcoin o criptovalute in genere.

Ciò detto, il vantaggio di avere un pagamento diretto fatto in questa maniera è molto soggettivo: nella vita di tutti i giorni ci può essere qualcuno che si trovi meglio ad operare in questo modo, mentre qualcun altro può essere ancora abituato ai sistemi tradizionali. Tuttavia, è ormai pacifico che tra i meriti di questa trasformazione vi sia la praticità. Pensa se dovessimo fare gli acquisti che (sempre più spesso, ndr) facciamo su Amazon con un bonifico o con altre attività di questo genere: quante barriere ci sarebbero? Amazon è arrivato addirittura a prevedere l’acquisto 1-click: con il tuo consenso conserva i dati della tua carta di credito e consente l’acquisto con un solo click.

Passiamo al mondo delle criptovalute
Le criptovalute saranno il modo in cui nel prossimo futuro scambieremo valore. È semplicemente il prossimo passo dell’evoluzione della storia del denaro, a partire da quando si faceva il baratto fino alle banconote e alle carte di credito. È stato un progressivo passaggio dal materiale – che era intrinsecamente valore stesso – all’immateriale, che è l’informazione dello scambio di valore. I soldi sono un linguaggio con cui si esprime il valore. Nel baratto si mostrava l’oggetto per specificare il valore di quell’oggetto, adesso siamo arrivati all’informazione pura. Ed è un processo che riguarda tante cose del nostro quotidiano: oggi non usiamo più i 45 giri – a meno che non siamo degli audiofili – e prediligiamo l’audio puro, che ascoltiamo direttamente dal cellulare. La stessa cosa sta succedendo con il denaro: sono convinto che quando arriverà il momento di dare la paghetta a mia figlia, non si parlerà più né di monetine né di soldi di carta: la valuta sarà digitale.

Bitcoin, investimento ad altissimo rischio: facciamo un po’ di chiarezza e sfatiamo i falsi miti
Che sia ad alto rischio è vero, e il rischio sta nella volatilità. Ci sono giornate in cui il bitcoin può fare più o meno 10 o 20%, e il motivo di questa volatilità è che si tratta di una moneta ancora molto piccola: piccola in termini di diffusione, di penetrazione nell’economia reale e via dicendo. Quindi gli elementi che vincolano il valore di questa moneta a cose più “terrene” sono ancora pochi. È un po’ come essere una barca in mezzo al mare: se sei un transatlantico, arriva un’onda e nemmeno te ne accorgi; in questo momento il bitcoin è uno yacht – l’onda la sente molto di più, ma la regge.

Quindi il discorso è: se fai un investimento, mentre con altri strumenti (prendiamo ad esempio il forex) puoi fare numeri pari all’1, al 2%, con bitcoin hai percentuali molto più alte. Questo significa che bisogna abbracciare il concetto cinese del rischio: in Cina il termine rischio e il termine opportunità non sono distinti, sono la stessa cosa. Nel senso che c’è una situazione in divenire che può andare bene o può andare male; se tu sai muoverti saggiamente, questa volatilità a te porta tanti guadagni. Il motivo per cui molti trader si stanno lanciando nel mondo delle criptovalute è che, sapendo come fare e avendo già una certa esperienza nel mondo del trading, vanno in un settore che è molto più dinamico.

Questo vuol dire che se non sei bravo e ti improvvisi trader, e stai entrando solo perché sei interessato a fare soldi facili (e, soprattutto, se quando ti dicono che ti devi documentare non ti interessi)… beh, questo è il modo migliore per perdere.

Questa è una cosa che non tutti capiscono: bisogna studiare e documentarsi, qualunque sia il mercato in cui si vuole operare
Esatto. Io mi sono trovato a dare supporto a persone che hanno capito l’importanza della formazione (che può essere fatta attraverso letture, ricerche e non per forza corsi di formazione, ndr) soltanto dopo aver subito delle perdite. E allora sentivo dire “mi hanno fatto una truffa”. Il discorso è che non ti hanno fatto nessuna truffa: sei tu che, non capendo perché hai perso dei soldi, pensi che te li abbiano rubati. In realtà, se tu avessi letto le regole del gioco, se ti fossi documentato ti saresti reso conto che quei soldi li hai persi perché hai adottato una strategia sbagliata e/o non hai analizzato bene i dati a tua disposizione.

…e si grida alla truffa
Si grida alla truffa perché si perdono dei soldi e – a posteriori – non capendo il perché di questa perdita, la scusa principale (e più semplice) è dire che sei stato truffato. Questo sempre perché son davvero pochi quelli che vogliono dedicare del tempo allo studio e alla comprensione di questo mondo.

Quali sono gli elementi che possono condizionare l’andamento delle criptovalute?
Gli elementi che creano attesa sono anzitutto i fork, che si hanno quando da una criptovaluta nasce un progetto parallelo, che si propone di cambiare alcuni aspetti della criptovaluta stessa. I fork influenzano l’andamento perché: da un lato, quando c’è un fork ci sono importanti possibilità di guadagno; dall’altro c’è l’attesa, ovvero il fatto di dire “chissà come andrà”. È un’occasione per speculare, la novità attira l’attenzione.

Altre cose che in qualche modo incidono sono le notizie di settore: ad esempio l’uscita di nuovo sistema per fare mining o di nuovo hardware per fare mining, le notizie di fusioni di agenzie, la recente notizia della quotazione dei futures di bitcoin. Queste sono tutte informazioni che influenzano il mercato dei bitcoin: domenica c’è stata la prima quotazione dei futures di bitcoin e nei primi 10 minuti dalla partenza delle quotazioni è passato dai 13mila euro ai 14mila e 500 euro. Queste notizie al momento sono più rilevanti di qualsiasi dato di analisi tecnica, perché tocca la parte emotiva degli investitori.

Di Erika Rosenstein, Founder – Business&Leaders

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