Silvian Heach e la Pelliccetta: Danno d’Immagine o Strumento Pubblicitario?

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Da circa una settimana i social sono invasi da post riguardanti la (ormai) famosa pelliccetta.

Ecco cosa è successo
Si tratta della storia di una signora che si è recata nello store di Silvian Heach, all’interno dell’Outlet McArthurGlen di Marcianise, per lamentare la scarsa qualità di un articolo da lei acquistato in precedenza.
In particolare, l’abito comprato dalla donna sarebbe stato motivo di vergogna in quanto avrebbe perso colore durante un ricevimento, scambiando la fatidica “pellicetta”.

Ciò che ha attirato l’attenzione è stata la modalità con cui la signora ha espresso il proprio disappunto, dando vita a quella che da taluno è stata definita una tipica sceneggiata napoletana: la donna, inviperita, si scaglia contro la commessa (accusando Silvian Heach, tra l’altro, di vendere prodotti Made in China spacciandoli per Made in Italy) chiedendo di chiamare il direttore (“O’ direttor”); la commessa risponde a tono, fin quando non compare la vigilanza del centro commerciale che tenta di calmare gli animi. La signora sviene, poi si rialza e la discussione va avanti.

Silvian Heach reagisce pubblicando un video in cui la protagonista dell’accaduto viene palesemente tirata in causa: “O’ direttor” offre alle clienti del brand vitamina C, onde evitare eventuali svenimenti, e mette in promozione la “pelliccetta”. Varie le risposte degli utenti di Facebook: qualcuno ha trovato il video geniale, riconoscendo una forte dose di ironia; altri lo hanno definito di cattivo gusto, dovendo piuttosto Silvian Heach provvedere a scusarsi pubblicamente – quanto meno perché il prodotto ha effettivamente creato nocumento alla cliente.

Partendo da questa contrapposizione, è possibile fare una considerazione: se è vero che la qualità dei prodotti di questo marchio è ora in dubbio (si tratta davvero di prodotti Made in Italy? Il prezzo pagato per l’acquisto di un capo d’abbigliamento è davvero giusto? Quanto serio può essere un brand che, invece di chiedere scusa per l’accaduto, deride palesemente la “signora della pelliccetta”?), è pur vero che oggi il nome di Silvian Heach è ovunque: la pagina Facebook ha registrato un considerevole aumento dei like e la storia è arrivata nel salotto di Barbara D’Urso, aumentando così, in un modo o nell’altro, la visibilità del marchio.

Quello che è certo è che il Caso Pelliccetta è partito dalla provincia di Caserta per fare il giro della penisola. E forse Silvian Heach non se ne dispiacerà troppo.

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