Mercati finanziari, primari e secondari: cosa sono?

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I mercati finanziari sono strutture attraverso cui si negoziano gli strumenti finanziari e sono tradizionalmente suddivisi in mercati primari e secondari.

Sui mercati primari vengono emessi nuovi strumenti finanziari ad opera degli utilizzatori dei fondi (si pensi alle società che emettono azioni e obbligazioni per far fronte ad un deficit finanziario o per realizzare nuovi progetti). Sono tradizionalmente le banche di investimento a svolgere l’attività di intermediazione tra utilizzatori di fondi e investitori, fornendo consulenza professionale ed immettendo i titoli sul mercato. Tra le operazioni del mercato primario troviamo le IPO (Initial Public Offering), attraverso le quali le società si quotano sul mercato perchè – generalmente – intendono coinvolgere un pubblico di azionisti più ampio (tra le più conosciute, ricordiamo quelle di Alibaba nel 2014, Ferrari nel 2015, Pirelli nel 2017).

Sui mercati secondari, invece, sono negoziati gli strumenti già in circolazione. Che significa questo? Significa che i titoli emessi sui mercati primari vengono poi acquistati e rivenduti su quelli secondari, principali protagonisti delle maggiori operazioni di trading che quotidianamente vengono compiute in tutto il mondo. Mercati secondari sono, ad esempio, il NYSE (New York Stock Exchange), il London Stock Exchange, l’MTA (Mercato Telematico Azionario). Non solo azioni e obbligazioni: sui mercati secondari, infatti, è possibile negoziare anche strumenti derivati (il cui rendimento, come il nome suggerisce, deriva dal rendimento di un altro strumento finanziario) – oltre che tassi di cambio e i cosiddetti “titoli ibridi”, che integrano una componente obbligazionaria e una di opzione).

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