Starbucks a Milano e con Nestlè Firma Accordo da 7 Miliardi

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È ormai ufficiale: a settembre arriva Starbucks a Milano, la catena di caffetterie fondata da Howard Schultz all’inizio degli anni ’70 – e che oggi conta oltre 28mila negozi in tutto il mondo. E a darne notizia è stato proprio il suo fondatore, il quale – durante la fiera Seeds & Chips – ha dichiarato: “non veniamo in Italia per insegnare agli italiani come si fa il caffè, ma con umiltà e rispetto”.

Starbucks a Milano
Starbucks aprirà a Milano, nell’ex Palazzo delle Poste, e si caratterizzerà per l’offerta di servizi ulteriori – rispetto a quelli tradizionalmente offerti dal brand americano. 150 i dipendenti che la catena intende assumere per il suo esordio nella penisola.
A guidare Starbucks nel suo ingresso in Italia, il Gruppo Percassi: tra i brand che gestisce troviamo Kiko, Atalanta Calcio, Victoria’s Secret, Lego, Nike. Le parole di Antonio Percassi, secondo cui Starbucks potrebbe aprire fino a 300 negozi in Italia nei prossimi 5 anni, hanno suscitato curiosità in alcuni, preoccupazione in altri.

L’accordo con Nestlè
Oltre 7 miliardi di dollari: è quanto ha pagato Nestlè per i diritti alla vendita del caffè di Starbucks al di fuori dei negozi. Ciò che otterrebbe la multinazionale svizzera, secondo le stime, è un ritorno pari a 2 miliardi all’anno – ancora lontani dal profitto generato da Nespresso e Nescafè (rispettivamente, 5 e 10 miliardi all’anno), ma che rappresentano certamente un ottimo punto di partenza per Nestlè, intenzionata ad affermarsi con ancora maggior forza nel mercato USA.

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