Blockchain, Strumento per Implementare le Buone Pratiche della PA

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Si continua a parlare di blockchain, la tecnologia da molti accostata al bitcoin la cui applicazione, però, non si limita al mondo delle criptomonete. Anzi. La blockchain è utilizzata nei settori della distribuzione, dell’archeologia, dell’healthcare, del real estate e sempre più spesso si sente parlare della possibilità di applicare questa tecnologia alla PA – in modo da garantire una maggiore trasparenza ed efficienza.

In che modo la blockchain può aiutare la PA?

  • Trasparenza nella gestione dei fondi pubblici e privati: la trasparenza garantita dai sistemi di blockchain consentirebbe di monitorare in che modo i fondi in questione vengono spesi, da chi e per cosa. Un modo per combattere la piaga dell’utilizzo illecito dei fondi pubblici che da sempre affligge il nostro Paese.
  • Organizzazione: si pensi agli archivi pubblici detenuti dalle amministrazioni, i cui dati potrebbero essere trasmessi, conservati e consultati con maggiore velocità e semplicità. Il risultato? Uno snellimento della macchina amministrativa e una notevole riduzione dei costi.
  • La rivoluzione delle identità digitali: non è utopia. In Estonia, già dal 2016, il governo utilizza la blockchain per gestire l’identità digitale, prevedendo – tra l’altro – che il cittadino riceva una notifica ogni volta che qualcuno accede ai dati personali, potendo verificare quale ufficio pubblico ha richiesto l’accesso.

Un Esempio Virtuoso: il Comune di Napoli
Nel mese di aprile il Comune di Napoli ha lanciato un bando volto alla creazione di un gruppo di lavoro, con l’obiettivo di elaborare una tecnologia blockchain in grado di implementare le buone pratiche della PA. Il primo incontro si è tenuto sabato 9 giugno, tra le mura del Maschio Angioino, e i lavori proseguiranno a ritmi sostenuti.

Tra gli obiettivi che il Comune di Napoli intende perseguire:

  • L’utilizzo della blockchain nei processi della macchina comunale
  • Accettare pagamenti in criptovalute, ad esempio per l’accesso alle aree museali
  • Attuare una raccolta fondi basata su criptovalute
  • Generare, distribuire e utilizzare una nuova criptovaluta legata all’economia della città

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