Cristiano Ronaldo alla Juventus: Ecco le Aziende che ci Guadagnano

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Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro, meglio noto come Cristiano Ronaldo, dopo nove anni passati alla corte di Florentino Perez, ha posto fine al suo rapporto con il Real Madrid, ha infatti deciso di portare i propri servigi in Italia, segnatamente alla squadra campione d’Italia per la settima volta consecutiva, la Juventus. Più di un semplice acquisto di mercato, come quelli che avvengono ogni anno in ciascun campionato di calcio, questo trasferimento ha avuto un impatto positivo a 360 gradi per la società bianconera, ma non solo.

Gli effetti dell’acquisto
Ai primi sentori di un possibile arrivo del giocatore portoghese alla corte di Allegri, il titolo in borsa aveva già fatto registrare un significativo rialzo, passando in poco più di dieci giorni da 0,66 Euro per azione a 0.90 Euro. Tuttavia il valore delle azioni non ha mai smesso di aumentare da luglio, quando l’affare sembrava sempre più vicino alla realtà. Durante tutto il mese di luglio, infatti, i volumi hanno superato i 301 milioni di Euro, arrivando pochi giorni fa, il 24 agosto 2018, ai massimi storici. Infatti, in tale data, il titolo ha chiuso a quota 1,024 Euro per azione, con volumi vicini a più del doppio rispetto alla media degli ultimi trenta giorni, portando così la capitalizzazione della squadra di Torino ad oltre un miliardo di Euro (1.035 miliardi di Euro al 24 agosto 2018). Anche per gli esperti di finanza, la fiducia riposta in questa squadra è in netto aumento, “Siamo alla vigilia di un salto qualitativo importante per la Juve e probabilmente ora gli investitori si aspettano numeri e multipli che permettano di chiudere il gap commerciale con le squadre più forti al mondo”, ha spiegato Alberto Francese, analista di Banca Imi, intervistato dall’agenzia Adnkronos.

Gli effetti in borsa, però, non sono i soli ad essere registrati. Infatti, nonostante il primo gol Cristiano Ronaldo non sia ancora arrivato, durante la sua prima apparizione casalinga, all’Allianz Stadium di Torino, si è registrato un crescente entusiasmo. Tant’è che, nonostante il prezzo dei biglietti e degli abbonamenti sia sensibilmente aumentato rispetto alle passate stagioni (circa il 30% in più), la testata  Tuttosport riferisce che i 29.300 abbonamenti messi a disposizione per i tifosi sono stati venduti in pochissimi giorni e, in occasione della partita con la Lazio (appunto la prima in casa), la Juventus ha segnato un nuovo record di incassi pari ad Euro 2.407.173 – il 48% in più rispetto alla prima gara giocata in casa nell’anno scorso.

Anche il merchandising e il marketing hanno avuto benefici dall’arrivo di Cristiano Ronaldo. Alla data del 27 agosto 2018, quindi dopo un mese e mezzo dall’arrivo a Torino, sono state vendute circa 55 mila magliette per un ricavo totale di 6.3 milioni di Euro, che si aggiungono ad un aumento dei follower sui principali social, sorpassando Arsenal e Chelsea – + 2,4 Milioni su Instagram, + 457mila su Youtube, + 89mila su Twitter e +1.4 milioni su Facebook.

Benefici solo per la Juventus?

Assolutamente no, infatti la società sportiva è detenuta per oltre il 60% dalla società di investimento Exor N.V. i cui azionisti di maggioranza sono la famiglia Agnelli. La stessa è anche proprietaria di Fiat Chrysler Automobiles, che detiene il controllo su JEEP, principale sponsor della Juventus, a cui garantisce 21 milioni di Euro all’anno – con previsioni in aumento in caso di vittoria della Champions, e con un potenziale ritorno sull’investimento, anche per la società automobilistica, di notevole spessore. Oltretutto la Exor è anche azionista di Ferrari, la quale, indirettamente, si gioverebbe anch’essa dell’effetto Ronaldo. Cosi come anche gli altri sponsor della società bianconera, quali Adidas, Gatorade, Allianz (proprietaria dei naming rights dello stadio di Torino) i quali si ritroverebbero seduti al medesimo tavolo ove è posizionata la “grande torta” Cristiano Ronaldo.

 

In conclusione, quando si muovono giocatori del calibro di Cristiano Ronaldo a beneficiarne, sia in termini di prestazioni sportive che di ritorno economico, non è solamente la squadra che diventa proprietaria del cartellino: l’intero sistema, in qualche modo, si arricchisce.

Di Edoardo Leggio

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