Cryptogram: il Futuro della Comunicazione è su Blockchain
Intervista al CEO, Moreno Zucchetti
L’universo blockchain continua a popolarsi di progetti interessanti e, tra questi, uno in particolare sta attirando l’attenzione di esperti e appassionati: Cryptogram nasce dal genio di Andrea Bruno, noto agli italiani per essere – tra le altre cose – fondatore di Bitcoin Italia, e Moreno Zucchetti, veterano nel mondo dell’imprenditoria. Molto più di un’app di messaggistica istantanea, Cryptogram è un progetto tanto ambizioso quanto affascinante, che si avvale della collaborazione di un nutrito team di professionisti.
Abbiamo intervistato Moreno Zucchetti, attuale CEO. Ecco cosa ci ha detto.
Cripto Rivoluzione: di cosa si tratta?
Ritengo che non si debba parlare di rivoluzione, ma di evoluzione naturale della specie. Lo sviluppo del settore Fintech ha creato nuove vie di comunicazione e di commercio. Dagli inizi degli anni ’70 fino a buona parte degli anni ’90, l’incubatore internazionale tecnologico ha portato alla creazione della rete Internet ed al concetto di World Wide Web: io appartengo all’epoca della rivoluzione Internet, dove a ragion veduta si deve parlare di rivoluzione. Oggi la tecnologia abbinata alla finanza ha prodotto il settore Fintech, che è l’evoluzione dei sistemi informatici e finanziari.
Mi aspetto tantissimo da questo e mi riempio d’orgoglio quando penso che tutto è nato da visioni di appassionati che come me volevano fare qualche cosa di utile per la comunità.
Cos’è Cryptogram e quali benefici si propone di portare?
La nostra tecnologia nasce dal desiderio di introdurre metodiche operative accessibili a tutti e capaci di segnare il passo nella crescita evolutiva del settore Fintech. Un aspetto che abbiamo voluto introdurre è la possibilità di dare uno strumento Open Source, il che non significa che non intendiamo guadagnare dai nostri prodotti, assolutamente: la macchina aziendale ha bisogno sempre e comunque del carburante; tuttavia ci è sembrato ragionevole attuare una politica di condivisione e crescita con chi, come noi, vuole fare la differenza. Lavorare assieme è meglio che lavorare da soli.
Base operativa a Malta: come mai?
Io ho lavorato per molti anni in Italia e da 13 anni sono a Malta. Questo mi ha dato la possibilità di avere una visione d’insieme molto più pratica e dinamica. Malta è una fucina di talenti e di opportunità, con uno spirito produttivo dinamico che ho difficoltà a trovare in altri territori nel mondo.
Una grande spinta è stata data dal processo di creazione delle regolamentazioni in ambito alle Criptovalute ed alle loro applicazioni: a livello Europeo non abbiamo altri Stati che si sono fatti portavoce di una regolamentazione così importante e richiesta. Pertanto finchè l’Italia non legifererà in merito, Malta è l’unico paese europeo che realmente abbia legiferato ed assunto una posizione chiara e rilevante.
Tante criptovalute con l’obiettivo che vi siete prefissati: in cosa vi differenziate?
La differenza è molto semplice, non ci sono gruppi come ATPC attualmente nel mercato. ATPC non è una start up ma una azienda con più di 21 anni di storia. ATPC ha diversi prodotti tra cui Cryptogram, non un progetto, non vendiamo ciò che vogliamo fare, vendiamo ciò che abbiamo già fatto. L’azienda si sta facendo portavoce e promotore dell’apertura della prima vera fondazione di diritto privato nel mondo Blockchain, Cryptogram Foundation, nella quale entreranno tutti i membri della Comunity Cryptogram. Questa scelta, decisamente più difficile, articolata e costosa se rapportata alla costituzione della semplice azienda, è stata presa a seguito della votazione di tutti i membri del Network.
ATPC coin è di fatto una criptovaluta differente dalle altre, per una serie di fattori: il primo e più importante è che non stabilisce il proprio valore basandosi su di un’altra criptovaluta, ma sul mercato reale.
Cryptogram Coin, dal canto suo, sarà ancora differente perché – a titolo di esempio – permetterà a tutti di fare mining, senza avere hardware ASIC o Rig vari. Il processo di pagamento o retribuzione dei coin è di tipo meritocratico e solo attraverso le votazioni della community verranno rilasciati “compensi”. Tutte le criptovalute che nascono dal codice ATPC Blockchain Ecosystem, non finiranno su gli exchange, ma saranno tradabili solo nella banca del gruppo, a sua volta decentralizzata nella community.
Perchè non vi proponete quale Exchange?
Proprio come spiegavo prima, prima di tutto dobbiamo creare il prodotto, che poi sarà messo sul mercato. ATPC Blockchain Ecosystem è in sostanza un’applicazione scalabile, un CMS in Blockchain, da cui nascono applicazioni come Cryptogram. Questa nasce dalla collaborazione di due visionari e dalle loro rispettive aziende, ATPC e Blockchain Agency. ATPC, da sempre addentrata nei sistemi di pagamento e di automazione, nel 2015 costruito il proprio istituto finanziario – non per introdursi come istituto finanziario, ma per studiarne il funzionamento, scelta molto atipica. Blockchain Agency, dal canto suo, da anni lavorava alla creazione di un concetto analogo ad ATPC, ma più diretto e concentrato sulla tecnica. L’incontro tra i rispettivi CEO, Moreno Zucchetti ed Andrea Bruno, hanno dato il via ad una fusione aziendale che a distanza di quasi due anni, ha portato alla realizzazione di tutto ciò che oggi ci vede presenti nel mercato Blockchain. Alla luce di quanto detto, ATPC Blockchain Ecosystem3 nasce per essere un software per Exchange, se guardate bene nel codice che è pubblico, lo si capisce bene. Tuttavia, un conto è creare un programma di messaggistica, un conto è un Exchange: sono due mondi separati sia tecnologicamente che legalmente. Ben presto, però, verrà rilasciato Cryptoxange: il primo software per Exchange decentralizzati e distribuiti.
Avete coinvolto collaboratori italiani: è stata una scelta voluta?
Io sono italiano, per quanto cittadino del mondo, e ho contribuito a sostenere la comunità dove risiedevo e lo Stato Italiano. Oggi, a distanza di molti anni, dovendo pensare quale sia il mercato di riferimento e dove eventualmente portare opportunità, la mia scelta civica è stata quella di indirizzare i miei prodotti, che sono il frutto di anni di lavoro, a chi in Italia vuole fare impresa e proiettarsi nel mercato internazionale.
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