Nasce la prima assicurazione social per i fotografi italiani
Un’innovazione nata dalla partnership tra la startup insurtech Axieme e l’associazione nazionale fotografi
La startup insurtech Axieme ha lanciato, in collaborazione con l’associazione nazionale fotografi Tau Visual, la prima assicurazione per la protezione della responsabilità civile professionale dei fotografi professionisti. Prosegue quindi la “battaglia” portata avanti da Axieme per rivoluzionare il settore assicurativo, in particolare innovando i prodotti assicurativi e fornendo coperture che rispondano ai bisogni di nuovi segmenti di mercato.
Questa polizza rientra in un progetto più ampio volto a fornire coperture a quei professionisti, sempre più numerosi, che non sono inquadrati in ordini o collegi ma che svolgono attività spesso molto rilevanti in campo economico. Potremmo definirli “freelance” e mentre in altri paesi (USA, Inghilterra) le coperture assicurative sulla loro attività professionale sono ormai appurate, la polizza lanciata da Axieme è una prima assoluta per l’Italia.
Oggi il Bel Paese registra il maggior numero di freelance su scala europea stando ai dati Eurostat: 3,6 milioni di «lavoratori autonomi e senza dipendenti» tra i 15 e i 74 anni: il valore più alto dell’Eurozona, contro i 2,2 milioni della Germania e i 2 milioni della Francia.
Malgrado i numeri interessanti, un mercato prospettico in forte crescita e l’attuale obbligatorietà per legge verso alcune categorie (avvocati, commercialisti, etc), nessuna compagnia assicurativa aveva ancora creato un prodotto in grado di tutelare la professione di fotografo con un ventaglio così ampio di coperture.
Creare polizze innovative grazie al modello di social insurance
È un dato di fatto che le compagnie assicurative siano riluttanti al lancio di prodotti assicurativi innovativi in quanto non hanno statistiche e temono usi impropri della polizza.
Il modello di social insurance, per la sua componente mutualistica e di “reciproca autoregolazione” tra i membri del gruppo, permette proprio di abbattere la maggior parte delle esternalità negative (frodi assicurative soprattutto) che spaventano tanto le compagnie. Quest’ultime sono quindi più disposte a ragionare sulla costruzione di polizze innovative, rassicurate dal fatto che dovranno solo calcolare eventi “imprevedibili” e non comportamenti disonesti da parte degli assicurati.
Oltre ad essere in piena linea con la nuova direttiva IDD – che ricordiamo si pone l’obiettivo di mettere il cliente al centro nel processo di ideazione, sviluppo e commercializzazione dei prodotti assicurativi scalzando il precedente approccio “product-oriented” – questo modello che promuove trasparenza e mutualità porta notevoli benefici: risparmio per tutti e polizze assicurative innovative e finalmente su misura.
Il senso di community alla base della polizza
È importante sottolineare come l’innovazione introdotta da Axieme, infatti, non si limiti alla componente tecnologica e di contenuto ma insiste anche sulla diffusione di un concetto di assicurazione basato sulla forza della community. Il modello di social insurance prevede che ogni fotografo associato a Tau Visual che sottoscriverà una polizza entrerà a far parte della cerchia di altri assicurati che come lui hanno sottoscritto lo stesso tipo di assicurazione.
Alla scadenza della polizza l’assicurato riceverà il rimborso (giveback) di una parte del premio pagato in base ai sinistri avvenuti a lui o agli altri membri del suo gruppo. Minori sinistri = maggiore giveback.
Con spirito di mutualità, alla base delle assicurazioni, il gruppo che ha acquistato la stessa polizza condivide la probabilità che accadano sinistri ai suoi membri e controlla in modo trasparente il risparmio maturato in tempo reale.
Roberto Tomesani, coordinatore generale dell’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti Tau Visual, afferma come il modello di social insurance lo abbia colpito sin dall’inizio: “siamo stati noi a contattare Axieme, avevamo sentito parlare del loro modello innovativo e la loro idea di assicurazione calza a pennello su una community come la nostra. Apprezziamo particolarmente una polizza su misura per le nostre esigenze e che promuova uno spirito di trasparenza e mutualità”.
L’assicurazione come segno di professionalità
La Legge 4 del 14/01/2013 dedicata alle “professioni non organizzate” si propone di dare un inquadramento proprio all’attività dei c.d. “freelance”, di cui i fotografi sono storicamente una delle professioni più rappresentative.
Proprio le associazioni professionali come Tau Visual al fine di tutelare i consumatori e di garantire la trasparenza del mercato dei servizi professionali “possono rilasciare ai propri iscritti un’attestazione relativa al possesso della polizza assicurativa per la responsabilità professionale stipulata dal professionista”.
La polizza assicurativa diventa quindi anche un elemento di dimostrazione (soprattutto nei confronti dei propri clienti) di maggiore professionalità e di garanzia di maggior tutela.
Chi e cosa protegge la polizza per i fotografi
L’assicurazione per i fotografi realizzata da Axieme copre diverse aree di rischio quali:
- la Responsabilità Civile Professionale (RCP): copre da danni causati a terzi (es. cliente) connessi allo svolgimento della propria prestazione professionale (pensiamo ad esempio al danneggiamento irreversibile di una scheda dati che contiene le foto di un evento irripetibile come un matrimonio);
- la Responsabilità Civile verso Terzi (RCT): copre da danni materiali e fisici causati a persone o a cose (ad esempio al rottura di oggetti nell’ambito di esecuzione della prestazione);
- la Responsabilità Civile verso collaboratori (RCO): copre nel caso in cui un collaboratore si infortuni nello svolgimento dell’attività lavorativa;
- i Danni accidentali alle attrezzature: copre i danni accidentali o i furti subiti dalle apparecchiature e attrezzature elettroniche, sua in ufficio che fuori sede.
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