XDOM: Come l’IoT Rivoluzionerà le Nostre Abitudini

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Sempre più spesso si sente parlare di IoT, Internet of Things, espressione che definisce la connessione tra oggetti reali e dispositivi con accesso a internet. Con altrettanta frequenza, si fa fatica a comprendere quali siano gli ambiti di applicazione di questa nuova tecnologia. Proprio per questo abbiamo deciso di intervistare Beniamino Guida, giovane startupper che ha realizzato XDOM – una soluzione concreta per il controllo e monitoraggio a distanza della propria casa, ufficio o azienda.

XDOM, perchè rende la vita “smart”?
Lo slogan dei prodotti XDOM è “smart saver”. Siamo convinti che i moduli XDOM PRO, nelle loro versioni (dallo ZERO al THREE, a seconda del numero di utenze controllate), possano aiutare a risolvere alcuni problemi pratici della vita di tutti i giorni in maniera “smart”, ovvero intelligente, e con un investimento economico ridotto (da cui il “saver”, quindi con un occhio al risparmio). Alcuni esempi? Con un XDOM PRO ZERO è possibile aprire e chiudere un cancello elettronico a distanza, da qualunque parte del mondo. Mentre con un XDOM PRO ONE, è possibile aprire una elettro-serratura a distanza, magari aprendo la porta ad un ospite che ha prenotato su AirBnb, senza consegnargli fisicamente le chiavi. Con un XDOM PRO TWO posso invece alzare ed abbassare la serranda del mio negozio, o del mio garage, senza essere sul posto. Infine, con un XDOM PRO THREE posso controllare l’accensione delle luci del mio giardino, per simulare la presenza a casa anche quando siamo in viaggio. E questi sono solo alcuni esempi di applicazione; in generale è possibile utilizzare XDOM PRO per controllare da remoto tutti i sistemi elettrici di tipo ON/OFF. La cosa importante è che tutto ciò è possibile installando solo ed esclusivamente il modulo XDOM PRO, senza centraline e senza cablaggi addizionali, con una semplicissima procedura di installazione direttamente via smartphone. Insomma, finalmente una “smart domotica” comoda ed economica, che sfrutta in pieno le famose tecnologie dell’Internet of Things di cui si sente tanto parlare.

Una startup nata in Italia: quali sono le difficoltà che avete incontrato?
Le difficoltà di fare impresa in Italia sono note a tutti, e spaziano dalla mancanza di investitori credibili e con una vision aziendale, alla indifferenza del sistema creditizio tradizionale alle iniziative di startup, fino all’eccessiva burocratizzazione di alcuni aspetti – quali quello fiscale. Per quanto è innegabile che ormai il “tema startup” sia all’attenzione dei media e della politica, è altrettanto innegabile che le azioni concrete realizzate per supportare le startup non siano ancora sufficienti per permettere di sconfiggere l’elevato tasso di mortalità delle stesse. Le quali potenzialmente dovrebbero trasformarsi in PMI, che costituiscono l’ossatura del tessuto industriale italiano. XDOM è difatti una delle poche iniziative ad essere finalmente riuscita a raggiungere il mercato, sostenendo i costi di una startup (che non sono pochi!) in maniera totalmente autonoma. Di ciò siamo particolarmente felici, ma sicuramente se avessimo potuto accedere ad iniziative concrete, sia in termini finanziari che di formazione, per la creazione del prodotto, saremmo ancor più contenti.

Nello specifico, XDOM è stata sviluppata in Campania. Perchè avete scelto di restare al Sud?
Credere nel Sud, nella sua capacità di innovare, è diventata una sfida sempre più complicata da vincere. La nostra decisione di rimanere al Sud, nonostante tutto, è legata alla salda convinzione che i talenti del Meridione non abbiano assolutamente nulla da invidiare a quelli di qualunque altra zona, non solo d’Italia ma anche a livello internazionale. Ho infatti modo, per il mio lavoro, di viaggiare molto e di incontrare giovani del Sud emigrati all’estero, che svolgono brillantemente il loro lavoro, con ruoli anche importanti in altre aziende o università. Con XDOM cerchiamo quindi di fare imprenditoria vera al Sud, per invertire questa tendenza, dando una possibilità ai giovani talentuosi che come me credono nell’idea e nel prodotto, ed hanno puntato su di esso. Tra parentesi, XDOM è anche incubata all’interno dell’HUB di Giugliano, provincia di Napoli, che è uno spazio di coworking nel quale si cerca di mettere a sistema alcuni talenti locali dell’ambito “digital”, in un’ottica di contaminazione del sapere. Insomma, cerchiamo di fare quanto possibile per rilanciare un territorio che merita davvero molto di più, per storia e potenzialità.

Beniamino Guida, giovane startupper: qual è la cosa di cui vai più fiero?
Portare una startup alla fase nella quale il suo modello di business si concretizza, e quindi diventa una piccola o micro impresa, è già di per sé un motivo di soddisfazione. Forse più di questo, sono orgoglioso del fatto che alcuni giovani (solo un po’ più giovani di me…) abbiano creduto nell’idea e abbiano voluto investire le proprie energie in questa avventura, con me. Speriamo quindi che XDOM, ora che si affaccia al mercato, possa crescere rapidamente e possa portare ulteriori soddisfazioni a tutti noi.

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