LCA: cos’è, come funziona e perché è tanto importante per le aziende
Ogni azione umana determina da una parte una estrazione/acquisizione di risorse dall’ambiente e, dall’altra, il rilascio di emissioni (agenti chimici e/o fisici, quali sostanze, rumori, ecc.). Tanto le estrazioni quanto le emissioni sono forme di impatto ambientale. La Life Cycle Assessment – LCA (tradotta come “Analisi del ciclo di vita”) è una metodologia che consente di valutare, quantificare ed interpretare le relazioni che intercorrono tra le azioni umane e l’ambiente, e le conseguenti forme di impatto su di esso.
La LCA è utilizzata per misurare le prestazioni ambientali di un prodotto o di un servizio lungo tutto il suo ciclo di vita, considerando in un modello tutte le attività della catena di fornitura (supply chain): a partire dalla pre-produzione (comprese l’estrazione delle materie prime dalla terra e la fabbricazione dei materiali), passando per la produzione, la distribuzione, l’uso (inclusa la manutenzione), l’eventuale riuso o riciclo, fino alla dismissione o allo smaltimento finale.
Fondata su un approccio multi-criteri ( vale a dire, diverse categorie di impatto ambientale: CO2, energia, acqua, ecc.) è una metodologia a supporto dei calcoli delle impronte ambientali o Footprint, quali la Carbon Footprint (valutazione dei potenziali impatti ambientali sui cambiamenti climatici) e la Water Footprint (valutazione dei potenziali impatti ambientali legati all’acqua, in termini quantitativi e qualitativi).
Il primo uso della LCA risale agli anni Sessanta, ad opera del colosso Coca-Cola. Oggi, la procedura per l’esecuzione di questa metodologia è standardizzata da due norme: la ISO 14040:2006 – Principi e quadro di riferimento e la ISO 14044:2006 – Requisiti e linee guida.
Come funziona?
La LCA si concretizza in quattro fasi principali:
- Definizione degli obiettivi e del campo di applicazione: in questo momento preliminare vengono definiti gli obiettivi e le finalità dello studio, l’unità funzionale (kg, litri; o nel caso dei trasporti, e.g. Passeggero/km, ecc.), i confini del sistema ad essere studiato, il fabbisogno di dati, le assunzioni e i limiti, chi esegue e a chi è indirizzato lo studio e i requisiti di qualità dei dati.
- Analisi di inventario: consiste nella raccolta di dati e nelle procedure di calcolo volte a quantificare tutti gli input e output (massa ed energia) – connessi alle diverse fasi del ciclo di vita di un prodotto o servizio e riferiti all’unità funzionale.
- Valutazione degli impatti: a seguito dei consumi di risorse e dei rilasci nell’ambiente calcolati nell’inventario, viene valutata la portata dei potenziali impatti ambientali provocati dei processi o attività necessarie per produrre il prodotto o il servizio in esame.
- Interpretazione dei risultati: procedimento che mette in relazione i risultati dell’analisi di inventario e della valutazione degli impatti; i risultati delle fasi precedenti prendono la forma di conclusioni e raccomandazioni atte a ridurre gli impatti ambientali dei processi o delle attività considerati.
Attualmente la LCA è una metodologia diffusa in misura significativa. Tante aziende hanno capito che la stessa può essere di aiuto per un ampio arco di applicazioni: design, identificazione di aree di miglioramento delle prestazioni ambientali, sostegno nella definizione delle procedure di acquisto, educazione ambientale, comunicazione di marketing.
In pratica, l’ambiente è particolarmente complesso e difficile da definire in un modello, motivo per cui la LCA, in ragione degli scopi dell’analisi, deve essere un compromesso tra praticità e complessità. I limiti di questa metodologia esistono e sono la natura delle assunzioni, la mancanza e qualità dei dati. Tuttavia, la LCA rappresenta il metodo che, in questo momento, meglio affronta e valuta in modo olistico le relazioni uomo e ambiente.
A cura di Lara Castro, LCA and Sustainability Analyst
I commenti sono chiusi, ma riferimenti e pingbacks sono aperti.