Il 2018 di Elon Musk, tra Rally in Borsa e Voli nello Spazio

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Il 2018 è prossimo ai titoli di coda e anche per Elon Musk è tempo di bilanci. Tesla ha rischiato di non vedere il 2019, come riferito dal suo fondatore e CEO in una recente intervista, nella quale ha detto che la società ha dovuto risolvere e contrastare una grave “minaccia di morte” nel corso di quest’anno. Rischi innanzitutto connessi con il nuovo Model 3, ma non solo: a settembre si è anche verificato un vertiginoso deprezzamento delle azioni per via delle dichiarazioni circa un eventuale delisting di Tesla comunicato dallo stesso Elon Musk via Twitter. Dall’altra, però, è doveroso dire che la società Space X è stata valutata oltre i 30 miliardi di Dollari.

Vediamo più nel dettaglio gli avvenimenti

Iniziando da Tesla, possiamo subito dire che ha dovuto affrontare numerosi problemi nel corso del 2018, primo fra tutti l’attacco hacker subìto sull’account di Amazon della società. Attacco hacker che è avvenuto in febbraio, ad opera di soggetti intenzionati a minare criptovalute, e portato all’attenzione della medesima società da parte della startup Redlock – la quale ha anche annunciato che sono stati trafugati i dati di utilizzo di alcuni proprietari degli autoveicoli. Proseguendo oltre, in marzo, è stato messo in atto il più grande richiamo di autovetture nella storia di Tesla, che ha interessato 123.000 Model S e resosi necessario per un problema al sistema di servosterzo. Più precisamente, cinque bulloni utilizzati nella tenuta del motore del servosterzo avrebbero potuto corrodersi, rompersi, allentarsi con il rischio di perdere il pezzo meccanico.

Ma gli accadimenti avvenuti nel mese di marzo non si fermano qua: infatti, da un lato una Model X si è schiantata contro una barriera autostradale in California causando la morte del guidatore. Incidente che è stato seguito dall’apertura di un’investigazione da parte della National Transportation Safety Board che dovrebbe concludersi in 12-24 mesi. Dall’altro lato la agenzia di rating, Moody’s, abbassava l’outcome della società portandola da B2 a B3 a causa dei problemi che la stessa stava riscontrando nel raggiungere i target produttivi della Model 3. Downgrade che ha comportato una perdita notevole nei valori di borsa, spostando anche l’attenzione sulla frequenza con la quale la compagnia ha speso e raccolto fondi (tant’è che poco dopo Musk dichiarava che Tesla sarebbe stata in utile entro la fine del terzo quadrimestre e che non avrebbe avuto necessità di recuperare risorse quest’anno).

Le critiche sulla salute finanziaria di Tesla e sul mancato raggiungimento del target produttivo hanno causato anche, secondo alcuni fonti, un turnover nel management della società. Infatti le partenze illustri hanno interessato i direttori finanziari, manifatturieri, ingegneri, vendite, risorse umane e comunicazioni. Tuttavia in aprile Musk, durante un’intervista, ammetteva che l’utilizzo di operai robotizzati aveva rallentato significativamente la produzione del Model 3 e lo confermava anche in seguito tramite twitter dicendo “Si, un’eccessiva automatizzazione di Tesla è stato un errore. Più precisamente un mio errore. Gli operai sono sottovalutati”. Sempre in aprile veniva pubblicato un report da parte del Center for Investigative Reporting nel quale veniva detto che Tesla aveva falsificato i dati relativi agli infortuni sul lavoro e che non avevano preso alcune misure di sicurezza nella loro fabbrica di Fremont, in California, per motivi estetici e che, inoltre, dal 2013 la California occupational-safety agency aveva riscontrato più di 40 violazioni da parte della società.

A portare ancora maggiore attenzione sulla salute della società e sull’affidabilità dei prodotti sono stati i rifiuti da parte del CEO nel rispondere alle domande di due analisti di Wall Street durante la “first-quarters earnings call” del 2 maggio e, pochi giorni dopo, un altro incidente a Fort Lauderdale che ha gettato ancora più dubbi sulla sicurezza dei veicoli e dalla tenuta del suo pilota automatico.

Tra settembre e ottobre hanno anche lasciato la società il former Chief People Officer e il former Chief Accounting, nonchè il vice presidente delle operazioni finanziarie.

Elon Musk, stanco e deluso dal trattamento ricevuto dall’opinione pubblica e dai giornalisti, il 7 agosto comunicava che stava pensando di privatizzare Tesla tramite un delisting. Circostanza che veniva confermata anche dalla cantante Azealia Banks la quale, durante un’intervista a Business Insider, dichiarava che Musk era preoccupato ed era alla ricerca di un accordo per privatizzare la società. Dichiarazioni che hanno portato in Tribunale Tesla. Numerosi azionisti infatti hanno intentato cause, sostenendo che Musk aveva arrecato loro dei danni per via della manipolazione del prezzo delle azioni avvenuto mediante le suddette dichiarazioni. Tant’è che a settembre Musk trovava un accordo con la SEC (la Consob americana) e si impegnava a pagare una multa di 40 milioni di Dollari (20 personalmente e 20 tramite Tesla) nonché a lasciare il posto di presidente e farsi assistere da un avvocato per ogni tweet che aveva intenzione di pubblicare.

Accanto a ciò, i primi spettri della possibile bancarotta venivano alimentati da alcuni fornitori, i quali comunicavano la loro preoccupazione circa la possibilità che Tesla non riuscisse a risolvere la propria crisi finanziaria.

Questi appena delineati non sono gli unici problemi che ha dovuto affrontare Tesla nel corso di quest’anno, ma i principali che hanno anche contribuito a far sì che il titolo azionario assomigliasse ad una montagna russa, toccando il prezzo minimo di 244,59 Dollari.

Fonte: Yahoo Finance

 

Ma il 2018 di Elon Musk non è da buttare e, accanto alle disavventure, ci sono anche notizie positive. Da poche ore l’imprenditore ha inaugurato il suo primo tunnel per auto super veloce, lungo 1,8 km e costato 10 milioni di Dollari in California, creato dalla sua altra società The Boring Company, la quale ha come obiettivo la creazione di numerosi altri tunnel con l’intento di ridurre il traffico nella città di Los Angeles.

In oltre, l’altra società di Musk – Space X – sta recuperando sul mercato 500 milioni di Dollari e vedrà il suo valore stabilizzarsi a 30 miliardi di Dollari.

Non ci resta che attendere il 2019 e vedere quali progetti ha in serbo per noi il geniale Elon Musk.

A cura di Edoardo Leggio

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