Sky nel Mirino dell’Antitrust: Multa da 7 Milioni

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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deliberato di recente una sanzione  ammontante ad Euro 7 milioni nei confronti di SKY. Le condotte contestate alla società sono le seguenti: aver fornito informazioni ingannevoli relativamente all’offerta del proprio pacchetto SKY calcio per la stagione 2018/2019, in violazione dell’art. 21 comma 1 lettera b) del Codice del Consumo; e, vista la riduzione degli eventi calcistici trasmessi – dovuta dal 30% in meno di partite del massimo campionato italiano e dalla totale eliminazione delle partite di serie B – non aver permesso ai propri abbonati di scegliere liberamente, ma di averli indotti erroneamente a sostenere i medesimi costi mensili, oppure di recedere dal contratto con l’applicazione di penali e sanzioni, in violazione degli artt. 24 e 25 del Codice del Consumo.

La vicenda trae origine dalla nuova assegnazione dei diritti per la trasmissione in diretta delle partite di serie A per il triennio 2018-2021 che, da quest’anno, si è svolta con modalità differenti rispetto alle precedent:  non ci si basava più sulla distinzione della piattaforma di trasmissione (digitale terrestre, satellitare, internet), ma vi era una segmentazione in pacchetti di eventi (anticipi del sabato, posticipo della domenica ecc…). SKY si era aggiudicata due pacchetti che le garantivano 7 partite su 10, mentre per il triennio precedente essa deteneva i diritti per la totalità dei match.

  • Per quanto riguarda la prima contestazione, nella relazione – che si trova sul sito internet dell’AGCM, vengono mostrate alcune schermate della pubblicità di SKY, le quali recitavano, ex multis “La serie A su SKY anche per il triennio 2018/2019”, senza però mettere in evidenza informazioni chiare ed immediate sul contenuto del servizio offerto. Tant’è che nelle motivazioni l’Autorità sottolinea come dagli spot televisivi e dalle pagine sui social dell’azienda “non sarebbero emersi con la dovuta rilevanza i contenuti dell’offerta e, in particolare, le limitazioni sul numero di partite disponibili”. Il consumatore, pertanto, avrebbe potuto essere ingannato, nell’erronea convinzione che il pacchetto calcio contenesse tutte le partite del campionato di serie A, e avrebbe, perciò, assunto una decisione che non avrebbe preso, attivando l’abbonamento per la stagione calcistica 2018/2019.
  • In merito alla seconda violazione, invece, Sky avrebbe condizionato i clienti già abbonati al pacchetto calcio, in quanto mediante le suddette imprecisioni nella propria pubblicità – e a fronte della diminuzione dei contenuti offerti – non ha concesso ai clienti la possibilità di mantenere o meno il pacchetto. Infatti essi hanno potuto solamente scegliere tra la prosecuzione dell’abbonamento con i medesimi costi mensili, oppure il recesso da tale offerta, con l’applicazione di penali e/o perdita di sconti e promozioni.

A conclusione del procedimento, quindi, L’AGCM ha così deliberato:

  1. che la prima contestazione sia in violazione degli articoli summenzionati, prevedendo pertanto una sanzione amministrativa pecuniaria di Euro 3 milioni;
  2. che anche la seconda condotta sia stata posta in essere degli articoli suddetti e che anch’essa dovesse essere sottoposta ad una sanzione amministrativa pecuniaria pari ad Euro 4 milioni.

Preso atto della delibera, la società ha rilasciato una nota nella quale comunica di ritenere infondata la decisione e di essere pronta a ricorrere nelle sedi competenti, in quanto SKY ha sempre posto i clienti al centro delle sue priorità. Escludendo inoltre di aver condizionato i propri abbonati e soprattutto di non aver dato corrette informazioni sul contenuto del Pacchetto calcio.

A cura di Edoardo Leggio

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