PVC biodegradabile: le Smart Card di Partitalia Diventano Green

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Partitalia è un’azienda italiana che opera nel settore ICT dal 2001, producendo e commercializzando smart card, tag e lettori RFID in tutta Europa. La società ha recentemente fatto parlare di sè per aver lanciato sul mercato card RFID e smart card in PVC biodegradabile.

La tendenza di mercato

Se da un lato le card sono un prodotto molto richiesto (si pensi alle carte di credito, ai badge per il controllo accessi, alle gift card usate nei negozi), dall’altro lato sempre più aziende richiedono carte in PVC biodegradabile. Soprattutto date le sempre più sentite esigenze di ecosostenibilità dei prodotti.

PVC biodegradabile: la svolta green

Il PVC standard, un polimero termoplastico composto per il 57% da sale marino e per il 43% da petrolio greggio, è da sempre il materiale più utilizzato per la produzione delle card. Una materia prima resistente e flessibile, che però al momento dello smaltimento causa importanti conseguenze per l’ambiente, come specifica il Libro Verde “Problematiche ambientali del PVC”, presentato a Bruxelles dalla Commissione Europea a giugno 2000:

Quando vengono inceneriti i rifiuti di PVC generano nel gas di scarico acido cloridrico (HCl) che deve essere neutralizzato.

In altre parole, con l’incenerimento il polimero rilascia nell’atmosfera diossine ed altri organocloruri. Dunque, la svolta green di Partitalia nasce dall’esigenza di immettere sul mercato un materiale meno inquinante e più rispettoso della salute. Luca Del Col Balletto, CEO dell’azienda lainatese, spiega così come è partita l’iniziativa: «Con il nuovo millennio l’industria europea del PVC ha aderito al programma decennale Vinyl 2010 e nel 2011 è partito VinylPlus, il nuovo piano di sviluppo sostenibile del PVC, che interessa l’Europa e riunisce circa 200 aziende partner in rappresentanza della filiera. Questo ci ha stimolato a
i ntraprendere un progetto di Ricerca & Sviluppo sui materiali usati per stampare le card nel nostro stabilimento».

Focus sul nuovo PVC biodegradabile e prossimi step
La composizione chimica del PVC biodegradabile è caratterizzata dall’aggiunta di additivi che ne accelerano la degradazione in ambienti ricchi di microbi. Si tratta di additivi particolarmente ‘appetibili’ dai microrganismi normalmente presenti nella spazzatura, che metabolizzano le sostanze di cui è composto il PVC. In questo modo, trasformano il polimero in molecole semplici (acqua, anidride carbonica, metano), biomassa e composti inorganici. Per questo, le card in PVC biodegradabile si decompongono in tempi più rapidi rispetto al materiale tradizionale, già nella frazione organica. Invece, per quanto riguarda la tecnologia, le performance tecniche non cambiano.

Il cammino iniziato sarà portato avanti nel prossimo biennio: è infatti previsto anche lo sviluppo di servizi innovativi che, oltre a studiare prodotti ecocompatibili, proporranno soluzioni personalizzate volte a semplificare i processi dell’industria 4.0.

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