Reinventarsi Durante una Crisi: Ecco la Storia di Urban.:FX

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Urban.:FX è un’agenzia di produzione italo-olandese specializzata in eventi e comunicazione. Dal 2001 fornisce idee e strategie di comunicazione a tutto tondo costruite su misura per i clienti.
Punto di forza dell’agenzia è la capacità di sviluppare percorsi strategici e operativi non convenzionali e multicanale.

Abbiamo intervistato Paola Pozzer, Co-Founder di Urban.:FX, e le abbiamo chiesto quali sono state le difficoltà che ha incontrato negli ultimi mesi e in che modo la sua azienda ha reagito alla crisi globale. Ecco cosa ci ha raccontato.

In che modo la pandemia ha cambiato il tuo lavoro?

La pandemia ha cambiato il mio lavoro nella sua essenza. La nostra è un’agenzia che organizza eventi e, da marzo, siamo stati costretti a fermarci.  Ci siamo concentrati, fin da subito, sulla creazione di eventi digitali; così ho studiato e realizzato una piattaforma in realtà virtuale per ospitarli.

Da un certo punto di vista la pandemia è stata un’opportunità. Nel 2018, in Urban.:FX avevamo aperto un dipartimento specializzato in realtà virtuale e in realtà aumentata, ma non avevamo mai abbastanza tempo per dedicarci a questa divisione aziendale. Questo stop forzato ha obbligato tutti noi ad accelerarne la crescita e lo sviluppo, ci ha permesso di dedicare tempo alla ricerca, ai test e in generale alle fasi di sperimentazione.

Come hai reagito?

Inizialmente, credo come molti di noi, con sconforto, preoccupazione, tristezza. Ho, poi, cercato di trasformare questi sentimenti negativi in energia creativa. Ai colleghi, ho detto:

Va bene, questa è la situazione e sarà così per i prossimi mesi, come possiamo trasformarci e adattare il nostro business alla nuova realtà?

Ho e abbiamo reagito. Abbiamo scritto protocolli, suggerimenti, idee e le abbiamo mandate a nostri clienti. Abbiamo aperto il dialogo con loro, più di quanto avessimo tempo di fare prima. E abbiamo iniziato a confrontarci. 

Ricordo le telefonate serali con i clienti più stretti di Urban.:FX per condividere con loro la paura e i dubbi. A livello umano è stato un periodo molto forte, davvero inteso. È stato un periodo, però, anche molto creativo: ho cercato di viverlo in modo positivo sfruttando le infinite possibilità che avevamo davanti per pensare “out of the box”. 

Da queste riflessioni è nata l’idea dell’evento per i 10 anni di QVC. Un’idea che ci ha portato a vincere la gara proprio per la sua idea, fuori dagli schemi.

Qual è stato il momento più difficile?

Il momento più difficile è stato ottobre, con l’inizio del secondo lockdown. A fine settembre avevamo finalmente potuto organizzare un evento non solo digitale, ma anche con presenza fisica.  La gioia di vedere nuovamente le persone assieme, pur rispettando tutte le normative anti-Covid, il fatto di tornare a fare il MIO lavoro mi ha riempito di gioia e mi ha ricordato quanto io ami la mia professione.

Ho detto, ‘va bene, abbiamo resistito quasi 7 mesi e ora ripartiamo’.

E ancora, di nuovo, lo stop e la consapevolezza che probabilmente fino alla primavera prossima la situazione non cambierà. 

Ho fatto però tesoro del percorso emozionale realizzato con il primo lockdown e, superato lo shock iniziale, abbiamo ricominciato a pensare a nuovi format e programmare nuovi strumenti. Ed ecco che Urban.:FX è ripartita.

Qual è stata la soddisfazione più grande?

Poter lavorare con la nostra piattaforma in realtà virtuale, con sicurezza e alta professionalità.

Sentire i ‘WOW’ dei nostri clienti, vederli divertirsi quasi come dei bambini mentre si muovevano nello spazio, ricevere i complimenti di altre agenzie con cui collaboriamo. 

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