Fastweb: Disabile Umiliata e Derisa in un Negozio a Milano

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A raccontare la vicenda è la stessa protagonista, Ilaria Ettorre, su Linkedin. Ilaria è nata con una sordità bilaterale di gravissima entità e si era recata presso il centro Fastweb di Milano in Corso Buenos Aires, insieme alla sua accompagnatrice. Con tanto di certificato L.104 alla mano e nonostante avesse fatto presente che, dato l’obbligo di mascherina, non le era possibile leggere il labiale, ad Ilaria è stato impedito l’accesso al locale commerciale.

Ancor più grave, lo steward che controllava gli ingressi al negozio Fastweb l’ha derisa dicendo: “Se ti faccio due segni, tu capisci lo stesso”. Parole forti, che hanno portato Ilaria a scrivere sul suo profilo Linkedin:

Oggi è stata forse la prima volta in cui mi sono vergognata di essere sorda, disabile.

Immediato il commento al post di Luca Mastropaolo, Chief Consumer Officer di Fastweb, che ha scritto: “Ieri qualcosa è andato molto storto”.

Poco dopo è arrivato il commento del CEO di Fastweb, Alberto Calcagno, il quale ha affermato: “Nei prossimi giorni avvieremo un programma di sensibilizzazione, per creare al nostro interno e nelle relazioni con i clienti un contesto in cui le persone possano esprimere con orgoglio la propria unicità”.

E dunque, siamo nel 2021 e Fastweb finalmente avvierà un programma di sensibilizzazione… nei prossimi giorni. Della serie: prima calpestiamo la dignità delle persone e poi vediamo il da farsi. Lo slogan di Fastweb è “Un passo avanti”, ma ci sembra che l’azienda ne abbia fatti mille indietro.

Il post di Ilaria Ettorre ha avuto oltre 18mila reazioni e 1.600 commenti su Linkedin.

Ad Ilaria tutta la nostra solidarietà, con l’auspicio che Fastweb faccia qualcosa di concreto per creare quel clima di inclusione che, chiaramente, al momento manca.

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