Perchè una Startup Deve Circondarsi degli Advisor Giusti?
Molti di noi conoscono, o hanno conosciuto, almeno uno startupper negli ultimi dieci anni. Il mondo delle startup non è più concentrato solo nella Silicon Valley: oggi, infatti, ci sono almeno 25 ecosistemi nel mondo attorno ai quali le startup nascono, crescono e, ancora nella maggioranza dei casi, falliscono.
Avere un’idea brillante non sempre comporta, quale naturale conseguenza, il successo di una startup. Perchè?
Il bello delle startup è che queste si sviluppano in ambienti dinamici, in cui il team deve adoperarsi per ricoprire i ruoli più disparati. Non esiste la staticità propria delle grandi aziende, dove i ruoli sono ben delineati e guai ad oltrepassare la linea di confine. Dall’altro lato, troppi startupper con zero (o poca) esperienza alle spalle hanno assunto il titolo di CEO (Chief Executive Officer), magari accompagnati da CFO, CMO, CIO che non hanno competenze adeguate e un’esperienza sufficiente a garantire il successo del proprio progetto.
Si è diffuso il mito per cui gli startupper sono giovanissimi imprenditori con un’idea geniale, in grado di sviluppare un prodotto eccezionale pur non avendo mai lavorato prima. Mark Zuckerberberg ha lasciato Harvard per dedicarsi a Facebook. Michael Dell ha gettato le basi di quello che oggi è un colosso dell’informatica a soli 19 anni. Matt Mullenweg ha creato WordPress a 19 anni. Catherine Cook ha creato MyYearBook a 14 anni, con una exit da 100 milioni sei anni dopo.
Dobbiamo riconoscere che gli esempi menzionati sono casi di successo particolarissimi. E certamente ci sono tante startup meno conosciute che pure hanno realizzato profitti e sono cresciute in pochi anni. Nella maggioranza dei casi, tuttavia, le startup falliscono.
Come dicevamo, spesso i team non hanno le competenze adeguate e l’esperienza necessaria. Cosa fare, allora? Bisogna circondarsi di advisor in grado di guidare le scelte strategiche. Finanza aziendale, aspetti legali, risk management, comunicazione e risorse umane sono fondamentali per il successo di qualunque società. Anche le startup dovrebbero dedicarvi la giusta attenzione – cosa che molte volte manca, soprattutto perchè si tende a vedere questi aspetti come secondari e non meritevoli di ingenti investimenti.
Perchè le startup devono scegliere gli advisor giusti?
Quando si sottovalutano aspetti fondamentali, ecco che sorgono i problemi: i rischi che non sono stati previsti si manifestano, e la startup deve fare i conti con gli stessi. Il che, in molti casi, porta al fallimento del progetto. Situazione che si può evitare assumendo un advisor specializzato in risk management. Quando si sottovalutano gli aspetti legali, bisogna pagare gli avvocati affinchè risolvano i problemi che sono sorti. Il che può costare più di quanto costerebbe farsi affiancare da un avvocato in qualità di advisor sin dall’inizio. Parimenti, senza un professionista in grado di analizzare il profilo dei consumatori si rischia di creare un prodotto di cui i consumatori non necessitano e che, quindi, con molta probabilità non verrà acquistato dagli stessi. Senza le pubbliche relazioni, il progetto non sarà in grado di posizionarsi quale leader nel settore. E così via.
Tutto questo ci porta a concludere che, quand’anche vi sia un’idea brillante e un team motivato e pronto a mettersi in gioco, è necessario avere gli advisor giusti.
Ma come scegliere gli advisor giusti per la vostra startup? Dobbiamo ammettere che, oggi più che mai, di advisor ce ne sono tanti. Forse anche troppi. LinkedIn è popolato da personaggi che si presentano come guru di qualcosa, per poi scoprire che, magari, l’esperienza ce l’hanno solo sulla carta. E allora è necessario fare le dovute ricerche. Con quali società ha lavorato l’advisor? Sono tutte startup o anche realtà di grandi dimensioni? In cosa è specializzato (attenti al tuttologo di turno)?
Insomma, identificate i gap presenti nel vostro team e rivolgetevi alle persone giuste. Identificate gli advisor che possono davvero aiutarvi a crescere e a sviluppare la vostra idea. Quelli con le competenze che a voi mancano. Quelli che possono portare il vostro progetto al livello successivo.
A cura di Erika Rosenstein, startup advisor e Managing Director di Rosenstein Capital.