Nextus e la Rivoluzione del Fotoritocco Professionale: Intervista a Germano Milite
Nextus è una startup italiana nata dall’intuito di Germano Milite, giornalista esperto di brand positioning, e Carmine Pappagallo, imprenditore seriale che da 20 anni è attivo nel settore digital.
Attualmente in raccolta su Crowdfundme, la società ha registrato oltre 1,2milioni di ricavi nei primi due anni di attività, con oltre 30mila clienti – la maggior parte dei quali sono divisi tra tra Europa, Asia e Stati Uniti. Nextus si inserisce in un mercato molto interessante. Come si legge sul sito di Crowdfundme, infatti, “il mercato dei servizi fotografici, trainato anche dalla “selfie-mania”, nel 2021 valeva oltre 36 miliardi dollari e crescerà con un tasso annuo del 5% fino al 2025”.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare Germano Milite che, a poco più di dieci giorni dalla chiusura della raccolta fondi, ci ha raccontato qualcosa in più di Nextus – dall’idea alle difficoltà incontrate.
Nextus: com’è nata l’idea?
Dunque, il mercato connesso al fotoritocco ed ai servizi alla fotografia è in crescita costante da anni. Oltre ai tanti professionisti, sempre più amatori si dilettano nello scattare e ritoccare, utilizzando lo strumento più diffuso al mondo per l’editing fotografico, ovvero Adobe Photoshop (ad oggi abbiamo oltre 26 milioni di persone abbonate a Creative Cloud). Al contempo, Photoshop, risulta molto complesso e macchinoso da utilizzare per chi non ha tanto tempo da dedicare alle azioni di ritocco. Parliamo come detto sia di amatori che di professionisti, interessati più a scattare che a diventare esperti utilizzatori del software. Per questo motivo, negli anni, sempre più persone hanno scelto di utilizzare dei tool, definiti “panel” o plug-in, integrati direttamente in Photoshop e capaci di velocizzare e semplificare molto l’editing, garantendo risultati professionali. Avevo il know how tecnico necessario a creare panel di alta qualità, sapendo anche come scalare il mercato a livello internazionale (i founder hanno tutti tra i 10 ed i 15 anni di esperienza nel lancio di ecommerce e business online) e così ci siamo buttati a capofitto.
Quali sono i principali punti di forza di Nextus?
Di sicuro il primo è il sistema di licenze implementato a metà 2021 per il nostro prodotto di punta, Retouch Pro Panel. Con tale sistema, unico sul mercato dei panel, riusciamo sia a tutelarci al meglio dalla pirateria, riducendo drasticamente l’utilizzo di copie illegali, sia a lanciare un nuovo modello di business, non più lanciato sulla mera vendita delle varie versioni del tool, ma su abbonamenti. Per capirci: oltre alla possibilità di acquistare la versione 2.0, per poi dover ricomprare la 3.0, la 4.0 e così via, con le licenze possiamo lanciare invece un sistema basato sui recurring payment, dove pagi un tot ogni anno come abbonamento ed hai tutti gli aggiornamenti inclusi, più altri servizi che saranno disponibili in futuro (corsi di formazione, sconti su attrezzature ecc).
Nei primi due anni di attività, Nextus si è concentrata sul mercato internazionale. Tanto che il 90% dei suoi clienti sono divisi tra Europa, Asia e USA. Quali sono i motivi di questa scelta?
Naturalmente perché, una startup innovativa già internazionalizzata, ha un valore molto maggiore fin da subito. E poi perché, questo modello di business basato sulla vendita di prodotti digitali (che non prevedono quindi spedizioni, magazzino, resi, logistica ecc), si presta agevolmente allo scaling internazionale. L’unica barriera è la lingua, di fatto.
Qual è la più grande difficoltà che hai incontrato durante la raccolta fondi?
Beh, di sicuro aver lanciato la campagna praticamente il giorno in cui la Russia ha invaso l’Ucraina ci ha penalizzati tantissimo, perché tutto l’equity crowdfunding a livello europeo è crollato come numeri di raccolta giornalieri. Poi, al solito, dopo anni, vedo che poco è cambiato nel settore: tanti sciacalli pronti a chiedere soldi alle startup che invece di soldi ne avrebbero bisogno. Di sicuro poi non è stato semplice spiegare il nostro business, considerando che per quanto abbastanza ampio (oltre 36 miliardi di dollari di fatturato a livello globale nel 2021), non è certo di quelli “mainstream” e guidati dalle consuete buzzwords e dai settori che piacciono tanto agli investitori italiani retail.
Nextus si propone di raccogliere 200mila euro. Quali saranno le vostre priorità?
Raggiunto l’obiettivo minimo di 200.000 euro, avremo modo di organizzare e strutturare molto meglio tutta la parte marketing, per penetrare ulteriormente il mercato, consolidandoci ancor meglio rispetto ai competitor. Poi, lanceremo la nostra academy di formazione in fotografia e ritocco, MAGA, e potremo promuovere al meglio anche un altro panel, “SIRIO”, che sarà dedicato alla fotografia paesaggistica ed astronomica. Ma questa campagna è solo il primo passo da fare, verso una strategia di fundraising proiettata ad una Round A, che è fondamentale per poter iniziare lo sviluppo del nostro software di ritocco stand alone, ovvero indipendente da Adobe Photoshop ed utilizzabile come alternativa complementare. Avendo già oltre 30.000 clienti e 1000 abbonati a livello mondiale, partiamo da un’ottima base sia per ottenere i feedback fondamentali da chi già utilizza i nostri panel, sia per lanciare il software una volta che sarà pronto.