Pietro Azzara: 3 Consigli per Emergere nel Mondo della Blockchain
A cura di Erika Rosenstein
Dal 2018, il Blockchain Forum Italia offre approfondimenti, tavole rotonde, interviste e contenuti dedicati alla blockchain e all’innovazione. Ho avuto il piacere di intervistare Pietro Azzara, conosciuto nell’ormai lontano 2018. Pietro é un imprenditore con oltre 15 anni di esperienza, inserito nella lista dei “TOP Influencer Blockchain” di Startup Italia, e fondatore di diverse realtà legate al mondo della blockchain, tra cui proprio il Blockchain Forum Italia.
Ecco cosa mi ha raccontato.
– Blockchain Forum Italia, nato nel 2018, è diventato un punto di riferimento per le startup italiane. In che modo la fiera si è evoluta, dal 2018 ad oggi?
Il Blockchain Forum Italia è nato nel 2018 come la prima fiera dedicata alle applicazioni della tecnologia Blockchain nel nostro Paese.
Ogni anno è riuscito a presentare i principali trend e novità del settore, evolvendosi continuamente nelle tematiche presentate e nella conformazione. Quest’anno, tra i temi principali del Forum, DeFi e security: tanto centrali in questo difficile momento del mercato. L’organizzazione è da sempre attenta a sostenere e a promuovere le startup del nostro ecosistema: dalla prima edizione, in cui uno spazio era dedicato a ICO&Startup, siamo arrivati ad organizzare una battle che è stata fulcro della seconda giornata del Blockchain Forum Italia 2022. Durante la battle, 10 progetti innovativi si sono affrontati “a colpi di pitch”, valutati e scrutinati da una giuria di professionisti del settore Web3 ( tra cui Rokk3R, 0xBusiness, 333Builders, SEI Network, Dedit.io, Hyperpyra, TechBricks e CDTI), che hanno offerto premi volti ad agevolare, in concreto, il processo di scaling-up delle start-up.
– Quali sono le sfide che le startup si trovano ad affrontare in Italia?
Il nostro focus sono le startup del settore blockchain, che stanno crescendo rapidamente. Queste imprese nascenti contribuiranno in modo significativo sul lungo e medio periodo alla crescita economica del nostro Paese e a collocarlo in una posizione di primo piano nel mondo Web3. Il trend positivo di crescita è certamente stato reso possibile anche grazie allo Startup Act, il modello italiano per favorire le startup nell’area dell’imprenditorialità innovativa. Tuttavia, queste realtà si trovano da un lato ad affrontare una realtà contraddistinta da un quadro normativo poco chiaro e favorevole e dall’altro l’assenza di misure in grado di attirare investimenti e risorse sul territorio e incentivare modelli di investimento basati su capitale di rischio.
Dobbiamo rimuovere velocemente gli ostacoli, le zone d’ombra e le incertezze che il progresso tecnologico inevitabilmente si porta dietro, evidenziando i benefici e minimizzando i rischi.
È nostro compito fornire al sistema strumenti e soluzioni idonee, al fine di supportare al meglio la crescita di startup e aziende all’interno del territorio nazionale, favorendo, pertanto, la crescita e lo sviluppo del settore, attirando investitori e capitali, con immediati benefici per l’economia del Paese.
Dobbiamo inoltre educare le grandi aziende – molte delle quali ancora poco formate sul vero valore del mondo Web3 – ad investire ed acquisire innovazioni disruptive, incentivando le exit e chiudendo il cerchio di vita di un sistema startup. Ma è necessario anche affiancare a queste azioni uno schema di sviluppo di venture builders slegati dalle corporate.
– Quali sono i tre consigli che ti senti di dare alle startup che vogliono emergere nell’industria blockchain?
- Innanzitutto frequentare il più possibile eventi, fiere, meetup di settore come il Blockchain Forum Italia. Questo é fondamentale per creare una community e una rete di relazioni forte, presentare di persona il proprio progetto e ricevere dei feedback utili da potenziali utenti e investitori. Allo stesso modo, ciò consente di sviluppare connessioni con i principali influencer dell’industria, il che sicuramente può portare a un grande beneficio per il proprio brand.
- Individuare un prodotto che dia reale utilità, che non segua semplicemente i trend del momento e non che sia solo un burn di incentivi: è molto facile nel settore crypto cadere in questo tipo di schemi. Cercate di pensare out of the box, di individuare, come per ogni altra startup, la vostra unique selling proposition.
- Una volta che le ipotesi sono state convalidate, l’unique selling proposition individuata, bisogna concentrarsi su una strategia go to market per acquisire clienti. Il consiglio è di non focalizzarsi necessariamente sul token del progetto. Non per forza è necessario avere un proprio token nativo: una piattaforma blockchain può creare un valore economico significativo senza avere affatto un proprio token. Uno dei modi più efficaci in cui la blockchain offre valore ai partecipanti è ridurre le inefficienze, risparmiando tempo e costi.