Eszter Radnóczy e il Ruolo dell’Economic Interior Designer
Chi è l’economic interior designer? Un professionista in grado di unire creatività nel design e rispetto dei budget e capacità di project management. È il caso di Eszter Radnóczy, economista e interior designer che grazie alla sua formazione propone un approccio nuovo al mondo del design tradizionale, capace di mettere in equilibrio risorse da investire, potenziale creativo e risorse disponibili.
Economic interior designer: la stretta corrispondenza tra creatività e rispetto dei budget consente alla tua figura professionale un’insolita capacità di project management. Quali sono gli elementi che una professionista del tuo settore è in grado di coniugare rispetto a chi si occupa solo di interior design?
Il pensiero strutturale è lo strumento più importante per creare un progetto di successo, sia che si tratti di un investimento pubblico, alberghiero o privato. Come Interior designer, dobbiamo essere in grado di immedesimarci con sensibilità nel progetto e nelle esigenze del cliente, non solo a livello estetico ma anche con la filosofia del cliente, le funzioni del progetto e il budget disponibile. È necessaria una valutazione molto approfondita e mirata di tutti i fattori, che richiede una comunicazione aperta e professionale.
Già a livello di progettazione concettuale, il concetto e le idee di design devono essere pienamente in linea con le esigenze generali e il budget del cliente. Ovviamente, dobbiamo fornire molto aiuto e porre le domande giuste all’investitore, e questa è la base del concetto di design. Questa è la fase di progettazione congiunta più intensa. Ciò che ci caratterizza come studio di progettazione è invece la stretta corrispondenza tra creatività e rispetto dei budget, attraverso il monitoraggio e la consulenza continua del progetto in tutte le fasi di attuazione. Un’attenzione alla parte economica che ci consente di pianificare, con un vero e proprio business plan, il progetto di interior design, con un’analisi puntuale dei diversi passaggi operativi e delle opzioni di scelta di materiali e tecnologie che si hanno a disposizione.
Quali sono le principali esigenze e desideri di chi ti affida una ristrutturazione di interni?
In generale, la progettazione funzionale degli spazi è l’esigenza più sentita in tutte le ristrutturazioni. Una buona progettazione degli spazi è la base per un approccio entusiasmante all’interior design: lo spazio si espande e ogni funzione trova il suo posto in base alle esigenze dell’utente. Non pensiamo solo a stanze, ma a soluzioni nascoste e a funzioni fuse che si integrano perfettamente. Quando questo è giusto, tutte le altre soluzioni progettuali vi si sovrappongono e aggiungono quel qualcosa in più che diventa un’esperienza estetica. Trattandosi di un processo creativo- strutturale e logico, il budget ottimale viene automaticamente ripristinato. Non si tratta solo di creare uno spazio abitativo o un’unità commerciale economica a buon mercato, ma di aumentare automaticamente il valore di mercato di un progetto che è molto fruibile e piacevole se il design è applicato bene e nelle giuste proporzioni, combinando i materiali in modo da renderli fruibili e piacevoli.
Quanto conta l’integrazione delle nuove tecnologie in un processo di ristrutturazione del design di interni?
La mia filosofia è che nel settore delle costruzioni vale comunque la pena di pensare a lungo termine. Anche nella tecnologia bisogna continuare a monitorare, ma non vale la pena seguire automaticamente le tendenze. Nel campo della smart home, le aziende e le soluzioni estreme crescono come funghi e come progettisti dobbiamo cercare di filtrare ciò che non ci complica la vita ma ci aiuta in modo semplice. È molto importante integrare tecnologie compatibili tra loro e che il supporto tecnico e la manutenzione siano disponibili nel mercato in cui vengono installate. Credo nelle soluzioni mature e nell’innovazione di aziende con un solido background.
Design significa sostenibilità ambientale oggi?
Questa è sicuramente l’aspirazione. In fase di ristrutturazione, devi pensare a cosa tieni e a quanto devi costruire tutto da zero. Secondo me, in generale, si spreca troppo valore. O perché buttiamo via qualcosa dal progetto che potrebbe essere conservato, o perché ciò di cui ci liberiamo non finisce nel giusto canale di riciclo, o perché arrivano troppi materiali da troppo lontano, la cui provenienza è discutibile. In este'r partners, ci sforziamo di ridurre al minimo questi fenomeni e preparare i nostri progetti secondo un approccio sostenibile.