NoAgency e il Concetto di Agenzia Liquida
Intervista a Elena Lucicesare, tra le founder di NoAgency.
Agenzia liquida, quando i network di freelance evolvono. Prima grazie a uno spazio condiviso poi attraverso vere e proprie sinergie che hanno creato un’identità collettiva. La fluidità di un gruppo di lavoro che si crea in questo modo resta un cardine operativo e identitario. Lo spiega Elena Lucicesare, tra le founder di NoAgency.
Come è nata NoAgency?
“NoAgency è nata in modo del tutto naturale: è stata l’evoluzione della nostra collaborazione. Eravamo tutti freelance, e abbiamo iniziato a lavorare insieme in modo sempre più
frequente. Pian piano ci siamo messi tutti attorno ad un tavolo, o forse sarebbe meglio dire dentro a un ufficio. Il nostro modo di stare insieme e la necessità di relazionarci sui diversi progetti è diventata talmente quotidiana, che da lì a decidere di diventare una realtà è stato un attimo.”
Di cosa si occupa NoAgency? Che servizi offre?
“NoAgency è un’agenzia di marketing, comunicazione e branding. Traduciamo il “voglio vendere di più” del cliente in un approccio alla comunicazione sensato, costruttivo e sostenibile che gli permetta di affermare il proprio brand sui canali di comunicazione ideali. Non serve essere ovunque: devi essere dove c’è il tuo pubblico. Dall’offline all’online passando per i social, ci occupiamo davvero di un ventaglio ampio di servizi, con un occhio attento a quella che è la costruzione del brand.”
Qual è il significato del suo nome e del concetto di agenzia liquida? In che senso vi definite un’agenzia con modalità freelance?
Inizialmente eravamo tutti freelance: ci piaceva e tutt’ora ci piace quel tipo di approccio mentale al lavoro – l’idea di essere attivi, di non accontentarsi di “un posto fisso” ma di considerarsi in continua evoluzione. Non volevamo essere la solita agenzia pubblicitaria, ma proporre un modello dinamico e nuovo, che non avevamo ancora visto utilizzare da nessuno. I liberi professionisti, proprio per necessità di sopravvivenza, si aggiornano continuamente e restano sempre attivi sulle ultime novità del mercato per essere sempre competitivi. Ci piace questo atteggiamento, troviamo che sia il modo giusto di affrontare il mondo del
lavoro.
Siamo un’agenzia liquida perché prendiamo la forma dei brief: a seconda del lavoro strutturiamo il team andando a ingaggiare i talenti che ci servono per ottenere i risultati che ci aspettiamo. Ogni brand ha necessità di avere un team dedicato. Siamo arrivati all’estrema personalizzazione dei prodotti: perché per i clienti dovrebbe essere diverso? Personalizziamo il team in modo che il cliente si riconosca nelle persone che seguono il suo progetto.
Quali sono le campagne adv più importanti che avete realizzato?
Beh, in genere le campagne sono tutte “piezz ‘e core”, ma quelle a cui siamo più affezionati sono sicuramente quelle che hanno spopolato ai Mediastar: Il ReBranding di Teatro Coccia e della casa editrice De Piante, il nostro lavoro di PR creativo per San Valentino per dire ai clienti quanto li amiamo, e il lavoro di ADV social di RUFA – università delle arti di Roma, campagna che ci ha dato tante soddisfazioni in termini di risultati. Non ultimo lo spot ideato per Pubblicità Progresso in collaborazione con Federlegno per promuovere il buon riposo e il giusto sonno. Nonostante il budget estremamente limitato per la produzione, siamo contenti del risultato. Vediamo se i premi ci daranno ragione.
Vi muovete solo nel mercato italiano o anche su quello estero?
Lavoriamo su più mercati, abbiamo clienti in Spagna e in Svezia e ogni tanto ci capita di lavorare con la Svizzera, un mercato che qualcuno di noi ha già toccato anni fa e che può essere un ambito di sviluppo interessante. La nostra ambizione è riuscire ad avere una esperienza internazionale per poter contaminare le culture e le proposte creative dei diversi clienti.